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Cerca e cavatura dei tartufi: un’esperienza emozionante

A caccia delle “pepite” del bosco: trovarli
è come scoprire un tesoro

Se c’è una cosa che tutti amano fare è viaggiare e scoprire il mondo. In AdPersonam riteniamo che i motivi per viaggiare siano i più diversi: avere la possibilità di fare cose mai fatte prima, incontrare nuova gente, assaggiare nuovi piatti tipici, scoprire posti nuovi, vivere nuove esperienze.
Certamente tra le esperienze più intense ed affascinanti vi è quella di poter partecipare alla “caccia” al tartufo.
L’elemento “Cerca e cavatura del tartufo in Italia: conoscenze e pratiche tradizionali” è stato riconosciuto Patrimonio Culturale Immateriale dell’Umanità nel 2021.
Con questo riconoscimento l’Unesco ha, certamente, inteso valorizzare le conoscenze e le pratiche tradizionali italiane legate al mondo del tartufo. L’uomo e il cane, insieme in un rapporto di grande amicizia costruita in tante passeggiate nei boschi, a confrontarsi con la natura. Insieme per cercare di svelarne i misteri, insieme a coglierne l’essenza più nascosta e selvaggia. La cerca e cavatura del tartufo rappresenta tutto questo, la messa in atto di un insieme di conoscenze e pratiche, basate soprattutto sul fiuto del cane, il vero protagonista di questa esperienza, ancora ampiamente diffuse nelle campagne del nostro Paese e che rappresentano una tradizione millenaria, tramandata oralmente attraverso fiabe, aneddoti, proverbi e modi di dire.

Accompagnare il cavatore – il trifolaio – e il suo cane significa assistere ad un’antica e grande tradizione, ad uno spettacolo. Significa vivere un’emozione! Un’emozione capace di tenere insieme l’uomo, il cane, la tradizione, il territorio e l’unicità. Perché ogni tartufo è diverso dagli altri, nel gusto e nell’olfatto, perché non è replicabile, non è coltivabile e dipende totalmente dalla terra, deve la sua forma a una radice, a una pietra, a una venatura del sottosuolo.

Quale la proposta AdPersonam?

Con una passeggiata di circa due ore tra i boschi, dove si possono udire solo i rumori della natura, lontano dalla città e dai centri abitati, insieme ad uno degli amici più cari che si può avere: il cane. In compagnia di quest’ultimo, con tanta pazienza. L’esperienza è guidata da un nostro tartufaio di fiducia che vi accompagna nel bosco insieme al suo cane.
Dopo un’introduzione sui tipi di piante, terreno e ambiente necessari al prezioso tubero per poter crescere, il cane è libero di esplorare il bosco senza guinzaglio.
Al termine della ricerca si raggiunge una splendida location dove gustare un ottimo pranzo a base dei prodotti raccolti e brindare con un bicchiere di vino.

Dove?

Ogni regione d’Italia (tranne rare eccezioni) è in grado di offrirvi questo pregiato prodotto della natura.
Dal Nord al Sud, senza trascurare nessuna Regione, lasciatevi accompagnare in un viaggio nelle terre in cui cresce il re dei funghi, sarà anche l’occasione pe scoprire piccoli borghi, esplorando quei luoghi dove un buon pasto è ritenuto un’eccelsa forma d’arte e non è mai difficile trovare una buona bottiglia di vino.

Quando?

Si trovano tartufi in qualsiasi stagione!

Lungo l’arco dell’anno, i tartufi crescono in abbondanza e, a seconda del periodo si possono raccogliere le differenti varietà che, andando in ordine temporale, sono:

  • il Tartufo Bianchetto o “Marzuolo” (Gennaio/Marzo),
  • il Tartufo Nero Estivo o “Scorzone” (Maggio/Primi di Settembre),
  • il Tartufo Uncinato o “Scorzone invernale” (Ottobre/Dicembre),
  • il Tartufo Bianco Pregiato, (Settembre/Gennaio),
  • il Tartufo Nero Invernale (Novembre/Metà Marzo),
  • il Tartufo Nero Pregiato (Dicembre/Metà Marzo).

Raccomandazioni

Per l’escursione raccomandiamo abbigliamento e scarpe adatti per una camminata nel bosco.
È indispensabile indossare pantaloni lunghi e comodi (le caviglie devono essere coperte), le scarpe da ginnastica vanno bene ma raccomandiamo di indossare scarponi alti in modo tale da avere le caviglie bloccate.